pero' e' troppo facile, caro lei. anche io saprei fare una superballad con gli archi che mi fanno da tappeto. vediamo se riesci a farne una usando solo chitarra, basso e batteria e suonando alla stanza. dico questo perche' ultimamente, quando sento intervallo, devo costantemente accertarmi di non essere con i piedi in acqua. i jeans arricciati sopra il polpaccio. il sole al tramonto. il fruscio delle foglie. una mucca che pascola. e nella mano, un'altra mano.
in realta' la cosa che mi rende piu' contento e' il fatto che questa musica fatta da noi, con tutti i suoi difetti macroscopici possibili e immaginabili, sia riuscita ad emozionarmi un po'. non era cosi' ovvio.
(ormai siamo arrivati al punto che i complimenti ce li facciamo da soli. oh ma che cazzo volete, lasciateci divertire un po')
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