samedi, juin 17, 2006

dunque, ieri siamo stati in questo studio di registrazione a tavarnuzze. cominciamo col dire subito che i tipi dello studio sono stati molto disponibili, carini ed assolutamente encomiabili per quanto riguarda l'impegno profuso. pero'.

pero' e' inutile, in questi posti e' impossibile trovare un minimo di competenza rock. mi spiego meglio. quando suoniamo insieme io, jeanpaul e scania, quello che si sente trovandosi all'interno del triangolo della fiducia e':
1) una chitarra che ti pettina
2) una batteria turgida e decisa
3) un basso filtrante e aperto, che spinge

di conseguenza quello che noi ci aspettiamo quando facciamo una registrazione in presa diretta e' che, passi lo sporco, le imprecisioni, un po' di pastoia, ma alla fine quando metti il cd nello stereo devi ritrovare le suddette 3 condizioni.

e invece no. nella registrazione di ieri e' tutto morto. niente che spinge. niente di irruento. niente che ti pettini. dell'energia originaria non rimane niente. inevitabile la delusione finale.

credo di trovare anche i miei compagni d'accordo, quando dico che, in confronto, la registrazione di mario al concerto di limite sembra fatta da steve albini. almeno li' il basso e' una bella botta e la chitarra, quando e' al volume giusto, sembra quasi quello che e'. tanto e' vero che sul mio lettore mp3 amara vendetta e festa per gente ricca rimarranno nella versione limite, e non nella pallida copia registrata ieri.

per fortuna che una spadellata di mezzo chilo di pasta a casa brasco ha risollevato gli animi.

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